Lo sputo in faccia e la colonna infame

10/02/2010

SEDUTA DEL SENATO DEL 28 GENNAIO 2010 SULL’EMENDAMENTO CHE LIBERALIZZA LA STAGIONE VENATORIA

Molti lo hanno capito ma altri fanno finta di non capirlo.
Nella seduta del Senato del 28 gennaio 2010 siamo stati umiliati, si è fatto il deserto intorno a noi che rispettiamo il non umano. Siamo stati offesi e oltraggiati.
E’ passato l’emendamento all’articolo 38 della Legge comunitaria (già bocciato dal governo alla Camera e riproposto al Senato) che rende possibile allungare la stagione venatoria. Se l’emendamento – pensato dallo statista del PDL Giacomo Santini – diventa legge e si cancellano i limiti della stagione venatoria, ogni Regione avrà la possibilità di cambiare le date e aumenterà lo sterminio. Gasparri e i suoi amiconi ci hanno sputato in faccia. Hanno emesso uno sputo, nero, catarroso, vomitevole, tossico sul nostro viso. Penso che l’Europa fermerà tutto, perché questa è una proposta che contrasta la normativa europea e può provocare procedure d’infrazione con il rischio di multe salatissime.
Come può l’Unione Europea accettare il massacro dei migratori nei periodi che fermamente vieta?
E l’Italia non è parte integrante dell’Europa?
Magari Gasparri e soci non riusciranno nel loro intento, ma importante è capire che ci hanno provato e che potrebbero riuscirci. Importante è non dimenticare. E mai perdonare. Mai dimenticare quello che hanno fatto. E riflettere su che paese siamo e su chi abbiamo messo al potere con il nostro voto.

Analizziamo quello che è accaduto il 28 gennaio nella seduta del senato n. 323
http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/votazioni/323_4.htm
Presenti 254 senatori, 139 hanno votato a favore dell’emendamento, 108 contro, 6 si sono astenuti, mentre 31 erano in missione

Il Senato Italiano ha votato un emendamento osteggiato dal popolo. Approvando la rettifica che ha un consenso che raggiunge a malapena il 4-5% il Senato italiano ha commesso un atto di gravità inaudita: non considerando i milioni di persone che osteggiano caccia e liberalizzazione della caccia ha votato per favorire una lobby declinante, (20 anni fa i cacciatori erano 1.500.000, ora sono 765.000) odiata, disprezzata, sostenuta esclusivamente dalla mazzette dell’industria delle armi e da un misero pugno di voti (che costeranno – spero- assai cari).

Ma analizziamo cosa pensa il popolo riguardo la caccia e l’emendamento: “ammazza – tutto – quello – che – si – muove – ovunque – 24- ore – su – 24 –”

Alla domanda: siete favorevoli alla caccia?
Il popolo sovrano al 74% risponde: NO.

Alla domanda siete favorevoli a una ulteriore liberalizzazione della caccia?
Il popolo sovrano risponde all’82%: NO

Alla domanda siete favorevoli a dare un fucile in mano a un sedicenne?
Il popolo sovrano risponde al 94% . NO

Alla domanda siete favorevoli a permettere di sparare nei parchi?
Il popolo sovrano risponde al 91%: NO.

Risultato?

Preso atto del volere popolare – dal momento che l’Italia non è il Cile di Pinochet o una repubblica delle
banane – il Senato ha votato.
Bisogna rispettare il volere del popolo italiano altrimenti che democrazia siamo?
E il 28 gennaio il partito di Berlusconi (con a capo il post fascista Gasparri e l’ex radicale Quagliariello) e la Lega hanno preso atto delle aspirazioni popolari e hanno votato a favore di una misera, sparuta, infinitesimale minoranza, uno striminzito 4-5% che favorisce il vergognoso emendamento.

E sul voto e dei post fascisti c’è da riflettere perché mentre Gasparri e i gli ex di AN (ormai parte integrante del partito berlusconiano) hanno messo insieme una robusta maggioranza per compiacere l’estremismo dei massacratori di tortore e di quaglie, il Secolo d’ Italia ha condannato l’operazione e pubblicato un appello, firmato da cento associazioni ambientaliste e animaliste e della società civile, contro la deregulation.

Il Senato italiano ha fatto passare un emendamento inviso da almeno il 90% del popolo e dal 50% degli stessi cacciatori. Dando torto a milioni di persone il Senato ha seguito il diktat di uno sparuto gruppo di fanatici Rambo, si è inchinato davanti alla volontà di circa 380.000 cacciatori – considerando che gli altri 380.000 non ne vogliono sapere della liberalizzazione della caccia perché pensano che può trasformarsi in un boomerang che gli si rivolgerà contro. E a riprova di quello che scrivo cito le parole di Osvaldo Veneziano Presidente di Arcicaccia: “E’ ripartito il bracconaggio elettorale: il tentativo di stravolgere la legge quadro sulla caccia introducendo modifiche che rappresentano una minaccia per l’equilibrio ecologico e metterebbero a rischio una corretta attività venatoria”

Così abbiamo da una parte la crescita esponenziale del popolo “animalista”, evidenziata dal “dossier su caccia e antispecismo”
http://www.lasaggezzadichirone.org/site/wp-content/uploads/2009/06/lasaggezzadichirone-dossiercaccia.pdf
e dall’altra parte il crollo epocale del numero dei cacciatori passati dal 1.701.853 del 1980 ai 765.000 attuali. Ma mentre loro esistono noi non contiamo! Noi non contiamo altrimenti non si spiega una violenza del genere, perché di violenza si deve parlare. Un oltraggio nei nostri confronti.

E analizziamo il voto affinché non sussistano dubbi:

VOTAZIONE EMENDAMENTO ALL’ARTICOLO 38 DELLA LEGGE COMUNITARIA CHE RENDE POSSIBILE ALLUNGARE LA STAGIONE VENATORIA

Presidente: Rosa Angela MAURO
Presenti: 254
In congedo o in missione: 31
Numero legale: 144
Maggioranza: 127
Votanti: 253
Favorevoli: 139
Contrari: 108
Astenuti: 6

++++++++++++++++++++++++++++++

HANNO VOTATO A FAVORE = 139

POPOLO DELLE LIBERTA’ = 111
LEGA NORD = 19
UDC e SVP = 6
PARTITO DEMOCRATICO = 1
MISTO = 2

HANNO VOTATO CONTRO = 108

PARTITO DEMOCRATICO = 95
ITALIA DEI VALORI = 9
UDC e SVP = 2
MISTO = 2
POPOLO DELLE LIBERTA’ = 0
LEGA NORD = 0

SI SONO ASTENUTI = 6

POPOLO DELLA LIBERTA’ = 2
PARTITO DEMOCRATICO = 2

IN CONGEDO O IN MISSIONE = 31

POPOLO DELLA LIBERTA’ = 20
PARTITO DEMOCRATICO = 5
LEGA NORD = 4
MISTO = 2

Non esistono dubbi: l’emendamento è passato per la volontà chiara del Centro Destra.
Negare questo è folle. Un senatore del PD ha votato a favore, e due si sono astenuti. E i tre vanno considerati come parte integrante della lobby della violenza. Va anche detto che quei tre voti non erano voti determinanti: la maggioranza era di 31 voti e anche sommando i voti dei democratici assenti e astenuti non sarebbe stato possibile raggiungere i voti mancanti. Sommando i voti mancanti del PD si raggiungono 8 voti.
Abbiamo, quindi, una chiara immagine di cosa è accaduto.

I nomi dei votanti li troverete in fondo alla lettera, divisi per partito, e vanno scolpiti in una colonna infame.

Giorni fa ho visto a Roma i lavoratori dell’Alcoa – che produce alluminio – manifestare davanti a Montecitorio. Oltre mille lavoratori avevano perso il posto e si erano riversati su Roma. Erano giunti dalla Sardegna e dal Veneto e si erano accampati nella piazza. Avevano creato una minitendopoli, picchiavano sui tamburi e cantavano. Era un rumore potente, ritmato e continuo. Si battevano per il proprio posto di lavoro perché gli stabilimenti di Portosveme e Fusina rischiano di essere chiusi. E se mille lavoratori sono riusciti a farsi sentire con la loro presenza rumorosa come è possibile che milioni di animalisti (o antispecisti) non siano in grado di ribellarsi per quello che è accaduto in Senato? Come è possibile che le 150 associazioni che hanno protestato non siano in grado di chiamare 300 “animalisti” e creare una manifestazione simile a quella degli operai del settore dell’alluminio accampandosi e manifestando per giorni davanti al Senato o alla Camera dei Deputati?
Perché non siamo in grado di reagire contro quest’oltraggio che produrrà – se andrà in porto – incontrollati massacri? Perché non siamo in grado di far sentire la nostra voce e ci limitiamo soltanto a sterili proteste?
Perché non possiamo creare anche noi un “popolo viola”? A che serve subire un oltraggio del genere per poi attuare il tam – tam della rete che lascia il tempo che trova? Perché non possiamo fare come gli operai dell’Alcoa? Cosa ce lo vieta? Cosa c’è in noi che non ci permette di attaccare chi ci oltraggia nella maniera che mille altri gruppi riescono a fare? In che mani siamo se le grandi associazioni subiscono un oltraggio come questo e non sanno mobilitarsi? E perché non unire la lotta per la caccia con quella contro i canili lager, la tratta e altri orrori? Perché? Perché l’ala estremista dei cacciatori, la CONFAVI può fare una manifestazione il 9 marzo e non noi?

Questa è la conseguenza idiota di chi dice che non dobbiamo confrontarci con la politica e continua a inviare omelie spiegando che tutto va bene, che il movimento vegetariano cresce a dismisura e che chi parla di politica è un pessimista (sic!). Siamo al Candide di Voltaire. Abbiamo i dottor Pangloss vegetariani che mentre subiscono immani catastrofi continuano a dire – come il Pangloss volteriano ispirato da Leibniz -che questo è il “migliore dei mondi possibili”. Chiliamacisegua emette quotidianamente un flusso di immagini raccapriccianti riprese nel Molise, in Campania, in Sicilia, le “sante donne” impazziscono dal dolore per quello che vedono e le “anime belle” continuano a dire che “tutto va bene”. Si leva un lamento continuo, tremendo, per quello che accade agli animali e i Pangloss nostrani ci dicono che tutto va nel verso giusto e che noi siamo pessimisti.

E chi nega che il numero dei vegetariani cresce? Chi lo nega?

Cresce a dismisura il numero dei vegetariani e dei vegani e allo stesso tempo (con l’espansione delle nuove economie come la Cina ) cresce a dismisura il consumo della carne. Non l’avevate capito?

Ma la domanda è un’altra: se siamo tanti e le vostre sette riempiono – come scrivete – le assemblee come è possibile che subite affronti dopo affronti senza batter ciglio? E cosa vi offende se cerchiamo di unirci per far fronte all’orrore? Cosa? Cosa???? Nessuno parla di un partito ma di un movimento che lotti unito assorbendo, senza annullare le mille diversità. Ripeto: UNITO MA SENZA ANNULLARE LE MILLE DIVERSITA’.

La rete è assolutamente vitale, ma le leggi le fanno il Senato e il Parlamento e lasciare gli spazi che si lasciano a
minoranze sparute (che li riempiono magistralmente) comporta poi ricevere lo sputo in faccia che abbiamo ricevuto.

Le leggi le fa la politica e una legge equivale a milioni di esseri viventi sterminati.
Un emendamento vuol dire morte per un numero incalcolabile di animali.

Qualcuno lo spieghi alle “anime belle” che non hanno ancora capito dove il loro inane buonismo ci ha trascinato. Dove siamo finiti con la loro visione incartapecorita. Con le loro liste di proscrizioni tra buoni e cattivi animalisti: una cosa cretina e offensiva.

Un esempio? Dal momento che la Destra è la Destra, dove vivo la vittoria dei conservatori (ormai quasi inevitabile) nelle prossime elezioni cancellerà il “2004 Hunting Ban” – la sospensione ottenuta dopo una grande lotta per limitare la caccia alla volpe – e comincerà la sbranamento da parte dei cani di migliaia di animali. A che serviranno i piagnistei e il tam- tam della rete una volta che la Camera ha decretato la riapertura alla caccia come avveniva prima del blocco attuato dai laburisti? I conservatori hanno già promesso che se vinceranno le elezioni daranno libertà di voto. Non faranno come Gasparri e soci che hanno spinto a più non posso per l’emendamento. Diranno: siete liberi di votare come credete. E perché lo fanno? Perché sanno che il popolo è contro la sospensione e potrebbero perdere centinaia di migliaia di voti qualora prendessero una ferma posizione come hanno fatto Lega e PDL con l’emendamento dell’articolo 38.
Il risultato? Su 130 candidati conservatori, 127 hanno già detto che voteranno per annullate il “2004 Hunting Ban” e già si sa che avranno un maggioranza di 31 MP (deputati) calcolando alcuni liberali e laburisti che voteranno con loro, come ha fatto Guido Galperti, l’unico Senatore del PD che ha votato con Gasparri e soci.
E quando questo avverrà rivedremo migliaia di animali sbranati dai morsi dei cani. Poi comincerà il tam – tam della rete, che è essenziale, ma non cambia un piffero.

La politica?
La odio per quello che ho vissuto sulla mia pelle quando era nel gruppo dirigente del mio sindacato, ma rinunciarci porta alla catastrofe del 28 gennaio.

Un ultima cosa: nel sondaggio sottostante alla domanda rivolta al popolo sovrano: se tali norme (l’emendamento sulla caccia) venissero approvate, andrebbe a votare in caso di referendum per abrogarle?

Il popolo sovrano risponde:

Sì 72,4%
Certamente sì 58,5%

Maledetto quorum!

Riflettiamoci.

Paolo Ricci

********************

SONDAGGIO SULLA CACCIA
EURISKO – ENPA
DICEMBRE 2004

1. Parliamo di caccia. Indichi quanto è d’accordo con le seguenti frasi.
1a. La caccia può costituire un pericolo anche per l’uomo.

Sì 68,6%
Molto 41%
Abbastanza 27,6%
No 23,2%
Poco 9,9%
Per niente 13,3%
Non saprei/dipende 7,8%
Non risponde 0,4%

1b. La caccia sottrae a tutti una parte del patrimonio naturale.

Sì 71,3%
Molto 46,9%
Abbastanza 24,4%
No 21,5%
Poco 9,9%
Per niente 11,5%
Non saprei/dipende 6,8%
Non risponde 0,4%

1c. I cacciatori uccidono gli animali per divertimento.

Sì 64,7%
Molto 40,6%
Abbastanza 24,1%
No 23%
Poco 10,1%
Per niente 12,9%
Non saprei/dipende 11,5%
Non risponde 0,8%

2. Lei è favorevole alla caccia?

Sì 15,2%
Molto 5,9%
Abbastanza 9,3%
No 74,1%
Poco 10,9%
Per niente 63,2%
Sono indifferente 10,1%
Non risponde 0,6%

3. E’ favorevole a un’ulteriore liberalizzazione della caccia che permetta l’aumento delle specie cacciabili, più tempo per l’apertura della caccia, più luoghi dove poter cacciare?

Sì 9,8%
Molto 4,3%
Abbastanza 5,5%
No 82,5%
Poco 8,9%
Per niente 73,6%
Sono indifferente 5,7%
Non risponde 2%

4. Se tali norme venissero approvate, andrebbe a votare in caso di
referendum per abrogarle? (base: maggiorenni)

Sì 72,4%
Certamente sì 58,5%
Probabilmente sì 13,9%
No 17%
Certamente no 12,5%
Probabilmente no 4,4%
Non saprei/dipende 8,6%
Non risponde 2,1%

LA COLONNA INFAME

VOTAZIONE EMENDAMENTO ALL’ARTICOLO 38 DELLA LEGGE COMUNITARIA CHE RENDE POSSIBILE ALLUNGARE LA STAGIONE VENATORIA

Seduta n. 323 del 28 gennaio 2010 – Votazione elettronica n. 4
Oggetto: Articolo 38 nel testo emendato
Presidente: Rosa Angela MAURO
Presenti: 254
In congedo o in missione: 31
Numero legale: 144
Maggioranza: 127
Votanti: 253
Favorevoli: 139
Contrari: 108
Astenuti: 6
Esito: Approvato

++++++++++++++++++++++++++++++

HANNO VOTATO A FAVORE = 139

POPOLO DELLE LIBERTA’ = 111

ALLEGRINI Laura
AMATO Paolo
AMORUSO Francesco Maria
ASCIUTTI Franco
AUGELLO Andrea
AZZOLLINI Antonio
BALBONI Alberto
BALDASSARRI Mario
BALDINI Massimo
BARELLI Paolo
BATTAGLIA Antonio
BENEDETTI VALENTINI Domenico
BETTAMIO Giampaolo
BEVILACQUA Francesco
BIANCONI Laura
BONFRISCO Anna Cinzia
BOSCETTO Gabriele
CALABRO’ Raffaele
CALIGIURI Battista
CAMBER Giulio
CARRARA Valerio
CARUSO Antonino
CASOLI Francesco
CASTRO Maurizio
CENTARO Roberto
CIARRAPICO Giuseppe
CICOLANI Angelo Maria
COLLI Ombretta
COMPAGNA Luigi
CONTI Riccardo
CONTINI Barbara
COSTA Rosario Giorgio
CURSI Cesare
CUTRUFO Mauro
D’ALI’ Antonio
D’AMBROSIO LETTIERI Luigi
DE ANGELIS Candido
DE ECCHER Cristano
DE GREGORIO Sergio
DE LILLO Stefano
DELOGU Mariano
DI GIROLAMO Nicola
DI STEFANO Fabrizio
DIGILIO Egidio
DINI Lamberto
BUTTI Alessio
ESPOSITO Giuseppe
FASANO Vincenzo
FAZZONE Claudio
FERRARA Mario
GALIOTO Vincenzo
GALLO Cosimo
GALLONE Maria Alessandra
FLERES Salvo
FLUTTERO Andrea
GAMBA Pierfrancesco Emilio Romano
GASPARRI Maurizio
GENTILE Antonio
GERMONTANI Maria Ida
GHIGO Enzo Giorgio
GIORDANO Basilio
GIULIANO Pasquale
GRAMAZIO Domenico
GRILLO Luigi
IZZO Cosimo
LATRONICO Cosimo
LAURO Raffaele
LENNA Vanni
MASSIDDA Piergiorgio
MAZZARACCHIO Salvatore
MENARDI Giuseppe
MESSINA Alfredo
MORRA Carmelo
MUGNAI Franco
MUSSO Enrico
NESPOLI Vincenzo
ORSI Franco
PASTORE Andrea
PICCIONI Lorenzo
PICCONE Filippo
PICHETTO FRATIN Gilberto
PISCITELLI Salvatore
LICASTRO SCARDINO Simonetta
MALAN Lucio
PONTONE Francesco
POSSA Guido
QUAGLIARIELLO Gaetano
RAMPONI Luigi
RIZZOTTI Maria
SACCOMANNO Michele
SAIA Maurizio
SALTAMARTINI Filippo
SANCIU Fedele
SANTINI Giacomo
SARRO Carlo
SCARABOSIO Aldo
SCARPA BONAZZA BUORA Paolo
SCIASCIA Salvatore
SERAFINI Giancarlo
SIBILIA Cosimo
SPEZIALI Vincenzo
STANCANELLI Raffaele
VALDITARA Giuseppe
VALENTINO Giuseppe
VETRELLA Sergio
VICARI Simona
VICECONTE Guido
VIZZINI Carlo
ZANETTA Valter
ZANOLETTI Tomaso
TANCREDI Paolo

LEGA NORD = 19

ADERENTI Irene
BODEGA Lorenzo
BOLDI Rossana
CAGNIN Luciano
DIVINA Sergio
FRANCO Paolo
FILIPPI Alberto
GARAVAGLIA Massimo
LEONI Giuseppe
MARAVENTANO Angela
MARAVENTANO Angela
MAZZATORTA Sandro
MONTANI Enrico
MURA Roberto
MONTI Cesarino
PITTONI Mario
STIFFONI Piergiorgio
VALLI Armando
VACCARI Gianvittore
RIZZI Fabio

UDC e SVP = 6

D’ALIA Gianpiero
FOSSON Antonio
BIANCHI Dorina
PINZGER Manfred
POLI BORTONE Adriana
THALER AUSSERHOFER Helga

PARTITO DEMOCRATICO = 1

GALPERTI Guido

MISTO = 2

BURGARETTA APARO Sebastiano
OLIVA Vincenzo

HANNO VOTATO CONTRO = 108

PARTITO DEMOCRATICO = 95

ADAMO Marilena
AGOSTINI Mauro
AMATI Silvana
ANDRIA Alfonso
ANTEZZA Maria
ARMATO Teresa
BAIO Emanuela
BARBOLINI Giuliano
BASSOLI Fiorenza
BASTICO Mariangela
BERTUZZI Maria Teresa
BIANCO Enzo
BIONDELLI Franca
BLAZINA Tamara
BOSONE Daniele
BUBBICO Filippo
CAROFIGLIO Gianrico
CASSON Felice
CECCANTI Stefano
CERUTI Mauro
CHIAROMONTE Franca
CHIURAZZI Carlo
COSENTINO Lionello
D’AMBROSIO Gerardo
DE LUCA Vincenzo
DE SENA Luigi
DEL VECCHIO Mauro
DELLA MONICA Silvia
DELLA SETA Roberto
DI GIOVAN PAOLO Roberto
DONAGGIO Cecilia
D’UBALDO Lucio Alessio
FERRANTE Francesco
FILIPPI Marco
FINOCCHIARO Anna
FIORONI Anna Rita
FISTAROL Maurizio
FOLLINI Marco
FONTANA Cinzia Maria
FRANCO Vittoria
GARAVAGLIA Mariapia
GARRAFFA Costantino
GASBARRI Mario
GHEDINI Rita
GIARETTA Paolo
GRANAIOLA Manuela
ICHINO Pietro
INCOSTANTE Maria Fortuna
LEGNINI Giovanni
LIVI BACCI Massimo
LUMIA Giuseppe
LUSI Luigi
MAGISTRELLI Marina
MARINARO Francesca Maria
MARINI Franco
MARINO Ignazio
MARINO Mauro Maria
MAZZUCONI Daniela
MERCATALI Vidmer
MICHELONI Claudio
MILANA Riccardo
MOLINARI Claudio
MONGIELLO Colomba
MORANDO Enrico
NEGRI Magda
NEROZZI Paolo
PAPANIA Antonino
PA PEGORER Carlo
PASSONI Achille
PERTOLDI Flavio
PIGNEDOLI Leana
PINOTTI Roberta
PORETTI Donatella
PROCACCI Giovanni
RANDAZZO Nino
RANUCCI Raffaele
ROILO Giorgio
ROSSI Paolo
RUSCONI Antonio
SANGALLI Gian Carlo
SANNA Francesco
SBARBATI Luciana
SCANU Gian Piero
SERAFINI Anna Maria
SERRA Achille
SIRCANA Silvio Emilio
SOLIANI Albertina
STRADIOTTO Marco
TEDESCO Alberto
TOMASELLI Salvatore
TONINI Giorgio
TREU Tiziano
VIMERCATI Luigi
VITA Vincenzo Maria
VITALI Walter

ITALIA DEI VALORI = 9

CAFORIO Giuseppe
CARLINO Giuliana
DE TONI Gianpiero
GIAMBRONE Fabio
LANNUTTI Elio
LI GOTTI Luigi
MASCITELLI Alfonso
PARDI Francesco
PEDICA Stefano

UDC e SVP = 2

GIAI Mirella
PETERLINI Oskar

MISTO = 2

ASTORE Giuseppe
RUTELLI Francesco

POPOLO DELLE LIBERTA’ = 0

LEGA NORD = 0

SI SONO ASTENUTI = 6

POPOLO DELLA LIBERTA’ = 2

ALICATA Bruno
TOTARO Achille

MISTO = 2

BRUNO Franco
GUSTAVINO Claudio

PARTITO DEMOCRATICO = 2

LEDDI Maria
MARCUCCI Andrea

IN CONGEDO O IN MISSIONE = 31

POPOLO DELLA LIBERTA’ = 20

ALBERTI CASELLATI Maria Elisabetta
BERSELLI Filippo
BORNACIN Giorgio
CASELLI Esteban Juan
COMINCIOLI Romano
CORONELLA Gennaro
DE FEO Diana
DELL’UTRI Marcello
DI GIACOMO Ulisse
GIOVANARDI Carlo
LONGO Piero
MANTOVANI Mario
NESSA Pasquale
PALMA Nitto Francesco
PARAVIA Antonio
PERA Marcello
PISANU Beppe
SARO Giuseppe
TOFANI Oreste
VIESPOLI Pasquale

PARTITO DEMOCRATICO = 5

CABRAS Antonello
CARLONI Anna Maria
CHITI Vannino
CRISAFULLI Vladimiro
MARCENARO Pietro

LEGA NORD = 4

CASTELLI Roberto
DAVICO Michelino
TORRI Giovanni
VALLARDI Gianpaolo

MISTO = 2

CIAMPI Carlo Azeglio
RUSSO Giacinto

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