11/11/2009
Lettera all’On.le Francesca Martini Sottosegretario alla Sanità
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Esiste una tratta di randagi verso la Germania e l’Europa del nord?
La seconda fase della campagna contro i canili – lager: boicottaggio turistico e dei prodotti?
Cicerale: Cafasso non si tocca malgrado i proclami.
La storia del bradipo sepolto vivo in una bara di vetro.
la norma infame: “dai – i – fucili – ai – baby – e – ammazza – tutto – quello – che – si – muove – 24- ore – su – 24 – ovunque”
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ALL’ONOREVOLE FRANCESCA MARTINI
SOTTOSEGRETARIO ALLA SANITA’
Gentile Signora,
ho seguito con grande attenzione i Suoi interventi e gli articoli di Stefania Piazzo e Angela Luongo. Politicamente giungo da un altro emisfero, diciamo un’altra parrocchia; sono un comunista della diaspora di quelli che quando vedono il ghigno di D’Alema si sentono venir meno e quando sognano Papi si svegliano coperti da un sudore gelido, come se avessero sognato uno spettro. Detto questo, signora, il Buddha diceva: se la freccia centra il bersaglio poco importa se è rossa o nera, quindi, ammetto che quello che avete fatto per gli animali è notevole e questo va assolutamente riconosciuto. E va riconosciuto anche che la Sinistra è drammaticamente carente. A livello quasi offensivo. Anzi il mondo politico è drammaticamente carente. Se dovessi sintetizzare il rapporto del mondo politico verso la sofferenza del non umano direi che la Sinistra fa schifo, il Centro è peggio e la Destra, malgrado alcune luminose eccezioni, fa vomitare. E se ha dei dubbi su quello che affermo dia un’occhiata a questo dossier e capirà perché lo dico.
http://bailador.org/blog/wp-content/uploads/2010/08/bailador-dossiercaccia.pdf
Certo in un paese civile le atrocità commesse verso il non umano creerebbero ribrezzo e ripulsione, ma noi siamo una nazione barbara malgrado le fesserie che molti politici vanno dicendo in giro. Siamo un paese pestilenziale verso il non umano, non possiamo negarlo. Basta leggere gli articoli della Piazzo e della Luongo per rendersene conto. Mi “consenta” – senza la minima provocazione – un’osservazione: sostenere questa battaglia civilissima ne “La Padania” e avallare, allo stesso tempo, la norma infame “dai – i – fucili – ai – baby – e – ammazza – tutto – quello – che – si – muove – 24- ore – su – 24 – ovunque” mi sembra una cosa da pura schizofrenia. Anche se sono convinto che Lei e la Piazzo con questa norma infame non abbiate nulla a che fare, sono altresì convinto che non sia così per le balde cacciatrici: Consiglio, Goisis, Negro e Rivolta … o mi sbaglio?
Ho quattro cose che vorrei evidenziare:
La prima è una cosa che fa indignare anche le anime belle “animaliste” che non hanno pazienza e non capiscono il significato di questa battaglia. Per alcuni esistono solo i cani e i gatti. Ma il mondo animale ha anche altre specie. E delle volte un animaletto sepolto vivo può divenire il simbolo di una lotta. E io sono fiero di aver fatto il possibile per evidenziarlo. E così hanno fatto le Sue amiche Rosanna e Corinna. La storia è quella di un bradipo, che Lei – mi risulta – già conosce, ed è una storia grottesca. Direi offensiva. Contro il proprietario siculo – milanese (il suo avvocato ne ha precisato l’origine) che tiene questo animale – che vive nelle foreste del Centro America – in una tomba a forma di scatola si è levata la furia della rete; un bordello di mail, di urla, di anatemi e di insulti, alcuni di pesantezza estrema, ma il bradipo è sempre nel suo osceno sepolcro. Nessuno lo rimuove. Dove vivo lo avrebbero rimosso in tre ore e il proprietario avrebbe avuto la sua licenza annullata. E forse gli si sarebbe scatenato contro qualcosa di assolutamente non piacevole. Anzi di malvagio.
L’altro giorno ho letto che la Regione Toscana si appresta ad approvare (o ha già approvato) una legge che tutela gli animali. L’hanno proposta i consiglieri verdi Lupi e Roggiolani. A questo proposito ho letto un’affermazione dello stesso Roggiolani che diceva (Repubblica 5.10.2009) di aver visto “un pesciolino in una vetrina che cercava disperatamente di nuotare dentro un flut….uno spettacolo indecoroso in un paese civile”. Sembra che la Toscana sia situata in un lontano agglomerato galattico e non nello stesso pianeta dove è situata la Sicilia, dal momento che a Misterbianco, in Provincia di Catania, dopo il putiferio scatenato, il bradipo è ancora lì.
Abbiamo segnalato la cosa a CITES, ENPA, CFS, NIRDAS, NAS, WWF, ANPANA, POLIZIA: niente! Un bradipo in una scatola di cartone è una cosa illegale, ma non si può far niente. Non è ammissibile che si possano tenere in condizioni del tutto inadeguate e in stato di perenne sofferenza animali (alcuni dei quali anche esotici e protetti dalla Convenzione di Washington – CITES) per tentare di venderli al pubblico. All’interno del negozio si possono trovare cani e cuccioli di cane stipati in scatole anguste e senza acqua, pappagalli, serpenti, conigli, ma anche una genetta, una civetta delle palme (ora svanita) che sussistono in scatole trasparenti dalle dimensioni microscopiche che non permettono movimenti. Ma il bradipo non è una specie protetta dalla Convenzione di Washington?
E come tale non è una specie che non si può importare in Italia e la cui detenzione e vendita è vietata? Come mai qualcuno la può sfruttare impunemente in questo modo? Ma cosa occorre, Signora, per liberare un bradipo, l’intervento dell’esercito? I paracadutisti della Folgore? Cosa occorre? E sa una cosa? Il proprietario minaccia, attraverso il suo leguleio, denunce. Osa anche minacciare; è mai possibile? Vorrei sapere da dove vengono questi animali che ha nel negozio. Importazioni legali?
O Zoomafia? Da dove vengono? La ASL dice che tutto è in ordine? E stiamo a sentire le ASL dopo quello che la Piazzo ha scritto su Cafasso? Cito Totò, Signora? Ma ci facciano il santo piacere!
Signora, che ha fatto questo proprietario siculo – milanese per respingere le continue ispezioni? Chi lo protegge? Chi è ? Perché ogni tentativo è bloccato? Chi è quest’uomo?
Mi dicono che L’Italia ha le leggi più avanzate d’Europa in materia di tutela degli animali”.
E leggo: “CODICE PENALE – ART. 727. Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini alla cattività è punito con l’arresto fino ad 1 anno e con l’ammenda da 1,000 a 10,000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze.”
Ho letto male?
Mi corregga se sbaglio: in questo momento storico voi siete al potere con una maggioranza schiacciante. Siete alleati con i potentati siciliani che tempo fa vi elargirono uno sbalorditivo 65-0 contro il Centro Sinistra. Siete alleati con Miccicchè, Lombardo, la Prestigiacomo, Schifani, Alfano et similia e presto, forse anche con Totò Cuffaro; Le pongo una domanda: con i poteri e i contatti che avete non potete far muovere qualche ras locale affinché intervenga e metta fine a quest’orrore? E’ veramente una cosa impossibile? Non siete alleati con il PDL siciliano?
La seconda cosa che vorrei evidenziare è questa: sono convinto – per quello che ripetutamente leggo nelle denuncie fatte da volontari – che esiste un traffico di randagi catturati dai canili lager – e non lager – verso l’Europa del Nord. Lei sa meglio di me come funzionano le cose: cani abbandonati nel Belpaese – da incivili bastardi – vengono accalappiati, tenuti in osceni canili, massacrati di botte e di stenti e poi venduti ai laboratori di vivisezione. Troppi attivisti denunciano la cosa da tempo ma senza andare a fondo. E sa perché non denunciano, Signora? Perché vengono minacciati. E se la gente viene minacciata il “dictum” andreottiano che “a pensar male spesso ci si azzecca” potrebbe – in questo caso – essere valido. In effetti il problema potrebbe essere risolto individuando il punto di partenza e collegandosi con le autorità del Nord Europa. Ma anche questo è troppo difficile e oneroso per lo Stato: dopotutto sono solo cani. Da troppo tempo si parla con insistenza di una tratta di randagi verso la Germania. Il traffico, si dice, si dirama dai canili italiani verso Stoccarda, Colonia, D?sseldorf, Francoforte e Norimberga. E non riguarda solo il Sud ma, da quello che sappiamo, anche la Toscana e altre Regioni. Esistono strani movimenti. Signore tedesche organizzano trasferimenti evitando risposte chiare. Sembra che partano 300 cani alla volta per le adozioni con costi aerei notevoli. Si parla di un business di decine di migliaia di euro. Intorno a queste operazioni si muovono personaggi umbratili che sfuggono e non rispondono alle domande che gli attivisti pongono. Ci sono cose che non corrispondono. Un furgone Ducati che fa la spola tra la Germania e l’Italia. Nomi e siti strani. Referenti non chiari. Cani prenotati e sterilizzati da una società con appoggi italiani che si occupa di tutto. Silenzi. Minacce di denuncie. Lunghi viaggi. Comportamenti ambigui. Si parla di adozioni facili in quel di Caserta. C’è un inquietante dottoressa che somministra facili adozioni. Foto innocenti di bimbi, cani e allegri nonnetti che danno l’impressione che dietro la bucolica facciata si aggiri ben altro. Ci sono nomi che non possiamo divulgare. Volontari che disperati affidano cani che non sanno dove finiscono. Troppe Madre Terese “animaliste” che dicono e non dicono. Mi domando: se i canili tedeschi sono pieni perché venire in Italia a prendere i cani? Una giornalista ha denunciato queste cose ma è stata prontamente zittita. Non ci sono prove. Come dicevano i romani “ladroni” (io sono uno di loro): “affirmanti incumbit probatio” che nella lingua del vate Dante suona così:
“Senza prove non c’è trippa per il gatto”. Ma le prove possono essere trovate se l’autorità si muove. E questa non è roba per “canare” o “gattare” o rivoluzionari vegani, questa è roba che scotta e presenta pericoli. Va bene, Signora, lei dirà: è delinquenza minore, Toto “u Curtu” non c’azzecca un piffero, ma i rischi sono comunque notevoli. E questo bubbone deve esplodere. E logicamente c’è il rischio di accusare innocenti come è già avvenuto. Ma indagare non nuoce. Non crede?
In ducati sonanti: questa storia delle adozioni è un panzana che va smontata o sono trasporti caritatevoli e noi ci sbagliamo e accusiamo innocenti?
La terza cosa riguarda Cicerale. Mi chiedo che senso ha avuto mettere sotto sequestro Cicerale se poi non vengono fatti controlli, e i cani da Cicerale sono trasferiti dal lager di Cafasso a quello delle Ginestre e a quello mostruoso di Cirò Marina in Calabria? Lo sa che sono partiti ammassati sui camion e molti sono morti nei viaggi? E tutto questo con il beneplacito della ASL 3. Come può in un sequestro essere nominato custode giudiziale lo stesso gestore inquisito e la stessa ASL coinvolta nelle coperture degli orrori? Cafasso a Cicerale fa quel che fa perché l’ASL di Salerno 3 glielo permette ed è protetto dal potere politico. E se mi permette, Signora, la ASL risponde al Ministero della Salute, quindi, risponde a Lei personalmente. Cicerale poteva e doveva essere chiuso solo per le inadempienze burocratiche, bastavano quelle per sbarrare le porte. In quel luogo osceno nessun cane ha mai ricevuto cure. Come fa la ASL a permettere questo? E perché nonostante le numerose denunce e segnalazioni questi personaggi non vengono licenziati? Ed è, Signora, a conoscenza del fatto che è proprio dal comune del dottor Nese, direttore della ASL 3, provengono la maggioranza dei cani da Cicerale?
E perché i cani di Cicerale sono finiti ne Le Ginestre ad Avellino, un posto orrendo dove non c’è acqua? Perché Le Ginestre è ancora aperto? Perché non arrivano gli ispettori? Quanti cani devono ancora morire?
Signora, non l’ha scritta lei l’ordinanza 163 (16.07.2009) che spiega che gli “animali d’affezione”
sono “esseri senzienti” e non cose? Non sono gli “animali d’affezione” dei canili lager “esseri senzienti”?
La quarta cosa riguarda i canili lager. Abbiamo scatenato una campagna internazionale che ha avuto un esito positivo. Siamo per ora soddisfatti. Ma quella è stata la prima fase. Ora affiliamo le armi e passiamo alla seconda fase che potrebbe essere sintetizzata in quanto segue:
Se intendete venite in Italia in vacanza leggete quanto denunciamo, osservate queste foto e rinunciate. Volete fare delle vacanze nei mari del Sud? Ripensateci se rispettate gli esseri viventi. Noi siamo un paese che fa un gran male agli animali. Rinunciate a venire da noi, scegliete altre destinazioni.
http://www.ahimsa.it/canili gomorrah foto.html
E se va bene questa campagna si può passare ai prodotti tipici delle zone coinvolte negli orrori.
Le faccio un esempio?
Uno Stato civile dovrebbe boicottare i prodotti di nazioni che permettono i massacri dei piccoli delle foche, dei delfini, delle balene, degli elefanti ecc…ecc…Io da anni avrei boicottato Canadà, Giappone e Norvegia per l’oscenità che permettono. Ma i canili lager non sono meno orrendi degli altri massacri. E meritano una speciale attenzione. E ci stiamo pensando. E prima di farlo informeremo la Brambilla, grande animalista, quella del canile di Lecco.
Distinti saluti.
Paolo Ricci
www.lasaggezzadichirone.org
www.nothuman.org
www.ahimsa.it